MARIO GERARDI
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MARIO GERARDI
MARIO GERARDI

Mario nasce a Portoferraio il 5 giugno 1945.
Frequenta e finisce la scuola professionale, ma a quel tempo si studiava e lavorava, cosi fa il fotografo nello Studio “Poggioli” (in Piazza Cavour).
E’ un bravo allievo, sa fare ottime foto professionali (basate principalmente su feste religiose: matrimoni ,battesimi….., il turismo era solo agli inizi) ma le foto si completavano in camera oscura e Mario aveva capito tutto.
Una dote che possedeva era quella di elaborare pazientemente il progetto di base fino a trasformarlo in un oggetto eccellente e funzionante. E’ curioso e attento così la ricerca del suo futuro lo porta in un officina meccanica il cui direttore era un “maestro”.
Il Signor Barbera gli trasmette la sua esperienza (e saggezza) e Marietto diventa un ottimo saldatore, un buon meccanico e poi un eccellente tornitore.
Con queste qualità cresce e si fa conoscere nell’ambiente fino a diventare direttore della Società MECARPE (di cui è un fondatore) famosa e rinomata all’Elba e nel “continente”.
Nella vita delle persone curiose e attive, le occasioni non mancano: a seguito di un infortunio alla mano ebbe la possibilità di frequentare il “maestro” Carlo Dominici che gli ha trasmesso le nozioni essenziali e l’indirizzo verso i “macchiaioli” ma soprattutto, l’amore per la pittura che ha sempre coltivato e perseguito fino all’ultimo.
Un'altra esperienza non da poco è la musica. Era il batterista dei mitici Napoleoni d’Oro.
Bravi (bravissimi) simpatici e divertenti, una meraviglia per l’epoca (ma lo sarebbe anche oggi).
Sposa Gabriella che porta in dono e arricchisce Mario con una solida e felice famiglia. Poi arrivano Davide e Luca dando il senso alla vita che passa, dico questo perché l’ultima volta che ho parlato con Mario, mi dice che ha avuto una vita felice, di non aver mai avuto rimpianti, che è stato tutto bello. Mario Gerardi muore a Portoferraio il 21 giugno 2021.
Ciao amico mio carissimo, ora faccio come abbiamo sempre fatto nelle nostre avventure, ti saluto con una risata e una stretta di mano.

Alessandro Farina


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